Ti raccontiamo perché le Isole Canarie sono pioniere nel concetto e nello sviluppo delle smart islands



























Chi più, chi meno, ha sentito parlare delle smart cities. Città tecnologicamente preparate per i tempi vertiginosi che segnano il passo in questa era, che approfittano della frenesia di novità quasi quotidiane per rendere più semplice la vita in qualsiasi ambito. Ma non solo le città sono intelligenti; le isole che soddisfano i requisiti di una smart city possono essere classificate come smart islands. Un terreno in cui le Isole Canarie sono pioniere. Una smart island è un'isola in grado di gestire in modo intelligente infrastrutture e servizi in base alle variazioni che si verificano in ogni momento: gestione di traffico, illuminazione pubblica, rifiuti, controllo incendi... A tal fine, utilizza in modo intensivo le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC). Se la vita degli abitanti e dei visitatori delle Isole Canarie era già piacevole e confortevole, la scommessa di diventare smart islands sta aumentando ulteriormente la loro qualità di vita.









La Palma ha ideato nel 2011 il progetto Antares, che ha iniziato a dare i suoi frutti a metà del decennio. Si trattava di una proposta di trasformazione economica e sociale basata sulla scienza e la tecnologia per fare un salto di qualità nella creazione di infrastrutture, attrezzature e servizi TIC fondamentali per lo sviluppo, rendendoli inclusivi per cittadini, turisti e imprese. I suoi capisaldi? Potenziare l'economia digitale, la sostenibilità (gestire in modo efficiente le risorse e limitare l'impatto umano sull'ambiente) e la sicurezza (installare sistemi di allerta precoce e procedure smart nella gestione dei rischi e delle emergenze).









Ma è stata El Hierro, nel 2013, a diventare la prima smart island al mondo, permettendo alle persone che visitavano l'isola di condividere le proprie esperienze attraverso internet e i social network. La sua rete Wi-Fi, con 26 punti di accesso distribuiti nei tre comuni locali (El Pinar, La Frontera e Valverde), era dimensionata per consentire il trasporto di dati di gestione remota dei servizi (videosorveglianza del traffico, controllo antincendio, gestione di contenitori di rifiuti e silos di acqua potabile...) attraverso l'uso di sensori e l'elaborazione centralizzata delle informazioni.









Sono stati dei primi passi, ma molto significativi. Nel 2015, il governo spagnolo ha lanciato il primo bando per Isole Intelligenti rivolto alle amministrazioni locali che gestiscono servizi pubblici negli arcipelaghi delle Canarie e delle Baleari. Il bando aveva un budget di 30 milioni di euro. Red.es finanziava al 100% (il totale, fino al 2017, ammontava a 188 milioni) iniziative che agivano nei settori delle infrastrutture e dei servizi attraverso l'uso intensivo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC) con l'obiettivo di mitigare il fattore insulare nel territorio. Tra i 10 presentati, ne sono stati scelti tre, due dei quali appartenenti alle Isole Canarie: quelli di Fuerteventura e El Hierro, che aveva già una magnifica esperienza precedente. A Fuerteventura, le TIC hanno permesso di applicare la tecnologia intelligente per ridurre il divario digitale e migliorare i servizi, come nel caso del progetto iLight, che gestisce i rifiuti solidi e l'illuminazione delle rotatorie stradali.



La convinzione sull'importanza delle smart island nelle Isole Canarie si riflette in incontri come il Tenerife Smart Island, che nel 2019 ha raggiunto la terza edizione. Organizzato dal Cabildo (Governo insulare) di Tenerife, è un evento volto a promuovere lo sviluppo e l'uso delle nuove tecnologie. Lì sono state affrontate le sfide delle smarti slands, la mobilità intelligente in un'isola-città, le innovazioni negli edifici intelligenti e l’Acquisto Pubblico di Innovazione (CPI), un nuovo strumento con cui la Pubblica Amministrazione supporta la progettazione di nuovi prodotti e servizi.
Sono solo alcuni esempi che dimostrano come le Isole Canarie siano diventate a pieno titolo una destinazione smart. Ci saranno più idee, più progetti, più iniziative perché, nell'ambito delle tecnologie applicate alla gestione pubblica, l'effetto domino è inarrestabile e i progressi, costanti, innumerevoli.


